Cineaste n.14: Capodanno in streaming
+ un po' di articoli per ricostruire che anno è stato per il cinema
Buongiorno,
è di nuovo martedì ed è di nuovo Cineaste. Qualcunə dice che lo schemino per abbonarsi alla newsletter non era chiarissimo, quindi l’ho riscritto con tanto di tutorial.
Ecco cosa vedremo stasera e nei prossimi giorni:
La splendida rassegna “Donne con la macchina da presa”, gratuita nel sito di Ucca, programma oggi Sola al mio matrimonio di Marta Bergman [lei è la regista nella foto qui sopra] e domani Alla mia piccola Sama di Waad al-Kateab e Edward Watts.
Sabato 2 gennaio andrà in onda per la prima volta Fellini degli spiriti, il documentario di Anselma Dell’Olio realizzato in occasione del centenario della nascita del Maestro, a proposito del suo rapporto con l’esoterismo. Ci sono testimonianze di Terry Gilliam (regista Premio Oscar per Brasil), Giuditta Mascioscia (sensitiva), Damien Chazelle (regista Premio Oscar per La La Land), William Friedkin (regista Premio Oscar per Il braccio violento della legge e L'Esorcista) e altrə ancora. Resta da capire perché la Rai non l’abbia programmato in prima serata, ma alle 23 su Rai1.
Se ami il genere fantastico, l’occasione imperdibile, anche perché rara, è il Janara Horror Fest (28-30 dicembre), sul sito janarahorrorfest.teyuto.com/app/main
Per un Capodanno rock nei limiti casalinghi imposti dal coprifuoco, suggerisco We are The 1000, che verrà presentato on line dai suoi protagonisti e poi trasmesso su Iwonderfull.it (sito interno a Mymovies.it). Il documentario di Anita Rivaroli racconta come il sogno di un ragazzo italiano di poter ascoltare i Foo Fighters a Cesena l’abbia portato a conoscere Dave Grohl e poi a far nascere una start up di successo che oggi organizza eventi basati sulla condivisione e sull’amore per la musica. Preparati a una carica di adrenalina, te lo dico. [PROGRAMMA]
Sulla stessa pagina trovi Due sotto il burqua [ecco un fotogramma nella foto qui sotto] di Sou Abadi, Letizia Battaglia - Shooting The Mafia di Kim Longinotto e Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli. E dato che il 4 gennaio conosceremo la sentenza su Julian Assange, aggiungo un buon film per capire come vengono trattati i whistleblowers: CitizenFour di Laura Poitras, con giornalisti Glenn Greenwald e Ewen MacAskill e l’ex tecnico della CIA Edward Snowden.
Come vedi, la scelta questa settimana è ridotta, perché gli ultimi giorni dell’anno non sono considerati tra i migliori per realizzare un festival (e anche perché i festival vanno rendicontati per tempo). In ogni caso c’è sempre il patrimonio di Raiplay, completamente gratuito, che ci viene in soccorso: è sufficiente digitare nel campo della ricerca il nome della regista/attrice di cui vuoi vedere qualcosa e potrai ritrovarti, che so, con una quantità di materiali sull’immensa Franca Valeri, che ci ha lasciato lo scorso agosto.
Ma ti occupi solo di registe donne? - chiedono alcunə .
Assolutamente no, ma se ne sei persuasə. consulta la neswsletter precedente a questa per altre segnalazioni di film da vedere.
Dicembre è il mese in cui i freelance (negli Stati Uniti, più che altro) fanno un bilancio del proprio lavoro e rilanciano i propri articoli di cui vanno più fieri. Ho pensato di farlo qui limitandomi a ciò che penso possa interessare al pubblico di Cineaste, ossia i soli articoli dedicati al cinema e alle politiche culturali.
Cominciamo dunque con tre chiacchierate fatte con professioniste del cinema italiano:
L’intervista alla sceneggiatrice Barbara Petronio (per Sentieri Selvaggi)
[La foto qui sotto è un fotogramma del suo Indivisibili, diretto da Edoardo De Angelis - a proposito di personaggi femminili scritti egregiamente]
L’intervista a Chiara Valenti Omero su cosa significhi programmare festival durante una pandemia (per Sentieri Selvaggi)
L’intervista alla sceneggiatrice Kirsi Viglione in occasione della sospensione delle riprese di Un posto al sole (per Il giornale dello spettacolo)
A copertura della Mostra del Cinema di Venezia:
Il festival di Venezia, la diversity e la figuraccia di Rai Cinema (per Jacobin)
Un bilancio dei film italiani visti a Venezia (per Il Giornale dello spettacolo)
L’intervista al regista Rodrigo Sepúlveda a proposito del suo film sull’icona queer e comunista Pedro Lemebel (per Il Giornale dello spettacolo)
L’intervista al sindacalista Yvan Sagnet, protagonista del film di Milo Rau Il Nuovo Vangelo (per Il giornale dello spettacolo)
L’intervista a Elisabetta Sgarbi (per Il giornale dello spettacolo)
L’intervista alla più importante produttrice di cinema indipendente e queer, Christine Vachon (per Il giornale dello spettacolo)
e ancora:
Il mio ricordo della regista Valentina Pedicini, scritto riprendendo le parole con cui presentò i suoi film (su Internazionale)
Contro una certa critica cinematografica, incapace di raccontare le persone e il lavoro (per Che Fare)
Un bilancio del cinema in Italia, come arte e come industria, scritto in maggio, quando aspettavamo la riapertura delle sale (per Il lavoro culturale)
Cosa dovrebbe fare una Film Commission, anziché diventare protagonista di uno scandalo mafioso come quello lombardo, ad opera della Lega di Salvini (con le opinioni di Claudia Cipriani, Franco Bocca Gelsi e Andrea Grasselli, su Sentieri Selvaggi)
Chi decide cosa vediamo al cinema, raccontato da esercentə coraggiosə (per Sentieri Selvaggi)
Il racconto di quello che sto passando per aver denunciato i #tuttimaschi del cinema, anche se andrebbe aggiornato con nuovi episodi (su Pasionaria)
L’intervista ai registi del documentario sul caso Braibanti, Carmen Giardina e Massimiliano Palmese (sul Giornale dello spettacolo)
Fare cinema in Iran, tra sanzioni statunitensi e censura di stato (per Jacobin)
Precari da prima che esistesse il precariato. Sul caporalato culturale (per Left)
Il piano per i progetti culturali che penalizza, quasi escludendolo, il Sud (per Wired)
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Ci leggiamo martedì 5 gennaio!
Grazie
Chiara