Cineaste n.26: Storie, storie, storie
Buongiorno a chi si prepara come me a un’altra grande settimana di cinema variamente vissuto.
Sto lavorando al Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina e spero tanto che tutto l’impegno profuso possa essere compreso da chi ci guarda in questo trentennale così diverso da come l’avremmo voluto.
Il FESCAAAL ha quest’anno anche una sezione tematica dedicata alla cineaste (si chiama Donne sull’orlo di cambiare il mondo), una giuria formata da sole professioniste donne e una tavola rotonda in cui dialogheranno Annamaria Gallone e Alessandra Speciale (direzione artistica FESCAAAL), Farah Polato (ricercatrice dell’Università di Padova in filmologia, studi interculturali e post-coloniali), Michela Occhipinti (regista e membro della giuria), Beatriz Seigner (regista e membro della giuria, presenta al festival il suo ultimo lavoro Between us a secret), Hinde Boujemaa (regista e membro della giuria) e alcune altre registe che presentano un film al festival: Hiwot Adamasu, Shahad Ameen, Marìa Paz Gonzàlez, Zamo Mkhwanazi e Maryam Touzani [nella foto qui sotto]. L’appuntamento è per sabato 27 marzo alle 17.30, ma sono tantissimi gli incontri (chiamati Q&A oppure Ora del té) in cui conoscere registə di tutto il mondo. Info: www.fescaaal.org
E dopo lo spazio promozionale di cui non mi pento di certo, ecco qualche altro film da vedere questa settimana. Come sempre sono benvenute le segnalazioni, e così ha fatto Michela Giorgini, ufficio stampa delle Journées du cinéma québécois en Italie, ossia film quebecchesi pluripremiati che saranno on line gratuitamente su Mymovies dal 24 al 31 marzo. Almeno tre i titoli, a cominciare da Ziva Postec, documentario di Catherine Hébert, storia della montatrice del film Shoah di Claude Lanzmann sullo sterminio degli Ebrei. Poi Ladéesse des mouches à feudi Anaïs Barbeau-Lavalette, film che si immerge nella cultura degli anni '90 attraverso la storia della sua giovane protagonista: il flusso poetico del primo amore, le prime esperienze sessuali e con le droghe, il gruppo di amici, il punk rock, Kurt Cobain, Christiane F e Mia Wallace. Il terzo suggerimento è Les Salopes ou le sucre naturel de la peau di Renée Beaulieu [fotogramma qui sotto], un film che presenta una donna dalla sessualità consapevole, complessa e rivoluzionaria.
E dato che qualcuna mi ha fatto notare che non c’è abbastanza sesso in questa newsletter, segnalo che su MUBI c’è una sezione dedicata ai cosiddetti pinku eiga, ossia i softcore indipendenti, a basso budget, di grande successo soprattutto a partire dagli anni Sessanta in Giappone. Alla produttrice Asakura Daisuke (pseudonimo di Sato Keiko) il Far East Film Festival di Udine ha dedicato nel 2011 un omaggio (e qui si può leggere il testo del Q & A fatto in quell’occasione). Come scrive MUBI, i pinku eiga attirarono una schiera di giovani registi emergenti che trovarono in questo genere la libertà di sperimentare, giocare e trasgredire.
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Restando su MUBI, c’è il film cinese Dead Pigs, l’esordio di Cathy Yan, che riesce ad essere drammatico, commedia e satira sociale allo stesso tempo, parlando del bisogno universale di connessione. Ad alcuni ha ricordato Robert Altman.
IWonderfull propone Due sotto il burqa di Sou Abadi, commedia in cui due giovani si amano, ma devono combattere contro il fratello di lei, fondamentalista, che non accetta la relazione. Su Mymovies.
L’età d’oro, su Netflix e su Raiplay, è il film di Emanuela Piovano con Laura Morante, ispirato alla vita della regista Annabella Miscuglio.
Tra le perle che si possono scovare su Rai Channel, Bright Star di Jane Campion: è la storia d’amore tra il poeta John Keats e Fanny Browne, studentessa di moda.
Che non si dica che snobbo Netflix! Qui si trova Un’estate con Sofia (titolo originale: Une fille facile) di Rebecca Zlotowski, protagonista un’adolescente incuriosita dallo stile di vita della cugina con cui trascorre l’estate.
Un’altra piattaforma che ha sparigliato le carte è Disney+. Attualmente in catalogo c’è Copia originale di Marielle Heller, adattamento della storia di Lee Israel, un’autrice che fu geniale nell’essere falsaria. Heller è anche attrice: è nel cast della serie La regina di scacchi.
È ancora disponibile la rassegna ‘A tutto schermo’ curata dalla Rete degli spettatori, dove chi crede nella giustizia si appassionerà soprattutto a due storie: quella di Giuseppe Pinelli, raccontata in Pino - Vita accidentale di un anarchico di Claudia Cipriani (che ho già citato altre volte) e quella dei ragazzi che sono cresciuti in mezzo agli uomini della ‘ndrangheta, raccontata in Parola d’onore di Sophia Luvarà.
Sky e NowTv programmano oltre 90 film premiati nelle passate edizioni degli Oscar. Tra questi, quel classicone di Piccole donne diretto da Greta Gerwig.
Bellissime anche le proposte di #iorestoinsala, tra cui si trova La villa di Claudia Brignone (anche su Zalab). La villa comunale è un parco pubblico a Scampia, dove la regista ha girato per tre anni.
Terzo festival sbarcato su Mymovies nel giro di una settimana: Cortinametraggio. Gratuito, ma ammetto che non ne so di più.
Dario Agazzi definisce anti-retorica la docuserie serie Mi chiamo Covid di Liliana Colombo, ed io che mi fido di tutto quello che è ben recensito su Rapporto Confidenziale la guarderò. [LINK NELL’ARTICOLO]
Ma come sarà il cinema post-pandemia? Se ne parlerà in un panel internazionale organizzato giovedì da Cinema of the Dam'd, cui parteciperà anche Letizia Gatti, distributrice e parte del progetto 1895.cloud. INFO PER REGISTRARSI
Segnalo infine un seminario sul documentario delle donne promosso in streaming da ALEF Associazione Leadership Empowerment Femminile ASP e Giulia Giornaliste, che si conclude con un omaggio e Rita Consoli, catanese, negli anni '50 la prima operatrice alla macchina in Italia ed in Europa, ossia la proiezione di un documentario a lei dedicato realizzato da Laura Cappugi e Marcello Alajmo del CRICD della Regione Siciliana. Mercoledì alle 16, dove? Ovviamente su Mymovies.
NOTIZIE E LETTURE
Netflix ha annunciato di voler fare di più per le registe, e ha tradotto in italiano un articolo di Bela Bajaria (Head of Global TV) in tal senso.
È nata ieri una nuova piattaforma tutta italiana, e dietro ci sono alcuni registi diplomati al Centro Sperimentale di Cinematografia determinati a portare i film italiani ai festival internazionali. Si chiama YouMovie.
Ma è nata anche una piattaforma per il cinema breve, si chiama WeShort e si può provare gratuitamente.
È stato pubblicato uno di quei documenti di cui la critica cinematografica dovrebbe dare conto, ma per pigrizia non lo fa: la seconda valutazione d’impatto della Legge Cinema. Del resto pochissimi hanno scritto qualcosa di sensato sulla Legge stessa, varata nel 2016.
Per il ventisettesimo anniversario della scomparsa di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin la Rai ha trasmesso una programmazione dedicata, ed è possibile rivedere Ilaria Alpi - L'Ultimo Viaggio di Claudio Canepari e Gabriele Gravagna su Raiplay.
Un cinema per bambini aprirà a Milano, a cura di Wanted Clan, che in città gestisce già CineWanted: si chiamerà CineMarmocchi e nascerà al quartiere Giambellino: ecco come sostenerlo.
Sharon Stone si è raccontata in una biografia e ha parlato anche di quella scena famosa.
Stephen King si è complimentato con il nostro Ministero della Cultura per il bonus diciottenni, ma non tutto è come sembra. Ne scrivevo un po’ di tempo fa.
Per i cent’anni dalla nascita di Nino Manfredi la Rai ha realizzato un omaggio che comprende il film In arte Nino diretto da Luca Manfredi e interpretato da Elio Germano, disponibile su Raiplay.
Un po’ di cose sensate sul tempo che stiamo vivendo le ha dette Sananda Maitreya, che prima conoscevamo come Terence Trent D’Arby. Ha detto ad esempio che superanno la crisi solo gli artisti che non penseranno solamente ai soldi.
Un altro personaggio iconico è Eddie Murphy e su Jacobin c’è una bella riflessione sul suo ultimo film.
Bene, ora torno ad occuparmi del FESCAAAL. Se vuoi sostenere questa newsletter - bastano 10 euro - qui spiego come si fa.
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Grazie,
Chiara