Cineaste n.7: un mese di cinema e sessismo
(ma è anche la settimana più bella dell'anno per lo streaming dei festival)
Buongiorno amante del buon cinema,
oggi parlerò principalmente della settimana più bella dell’anno per lo streaming dei festival, di un po’ di cose che sono successe alle donne ultimamente, e di #tuttimaschi che non finisce mai.
Per iniziare voglio ringraziare Pasionaria che mi ha dato la possibilità di tirare le somme rispetto al primo mese di vita di questa newsletter, che vanta già tentativi di imitazione, attraverso un articolo che abbiamo intitolato Cinema e sessismo: cosa ho imparato in un mese di #tuttimaschi e del quale voglio spoilerare la conclusione:
«penso ci siano delle ragioni strutturali se mi trovo a lanciare un #tuttimaschi ad ogni newsletter e a ricevere lo stesso tipo di commenti. Cosa ci dicono questi commenti? Che diamo fastidio e che siamo nel giusto. Che c’è un problema enorme di consapevolezza che manca e che mancherà sempre se non ci uniamo. E poi che se mi stuferò degli haters ci sarà qualcun’altra ad occuparsene, e poi altre ancora, magari in nuove forme. Si chiama femminismo ed è qualcosa che non intendo farmi spiegare da liberi pensatori maschi feriti».
E questa settimana non c’è un #tuttimaschi? Sì che c’è. Non è una notizia fresca, ma come sai non sono una grande esperta di serie tv e arrivo con un mese di ritardo dall’annuncio di Everybody Loves Diamonds, serie Amazon in produzione, a riferire un particolare che però nessuna ha ancora sottolineato: è un #tuttimaschi. Questa serie è stata presentata come la risposta italiana a La Casa de papel. La storia è quella di uno storico furto di diamanti messo a punto da uomini, ed è prodotta e scritta solo da uomini. La cosa più fastidiosa però, è che nel presentare le nuove produzioni, Nicole Morganti, Head of Originals di Amazon Prime Video, ha detto al MIA (il mercato più importante del settore in Italia: «Ai produttori chiediamo di cambiare mentalità, su tutto». In questo tutto forse non intendeva includere la presenza delle donne in fase di scrittura, in regia o come protagoniste. Ha detto cose giustissime sull’inutilità di candidare troppi progetti, e ha aggiunto: «Non si parte più ragionando sul budget, ma sui gusti del pubblico». Intende i gusti del pubblico tutto o solo quello della sala di comando? Boh. Non so se mi interessa un furto di diamanti fatto da uomini, raccontato da uomini, prodotto da uomini… poi magari mi diranno tutti che merita una visione e lo vedrò, ma per ora non mi attira.
Nel frattempo mi segnalano Donna Faber, un progetto di documentario che racconta tre esperienze lavorative di altrettante donne impegnate in ambiti storicamente appannaggio degli uomini. Tre donne raccontano la loro esperienza lavorativa spiegando che, nonostante numerosi pregiudizi, sono riuscite a seguire i loro desideri e sogni. Oggi, soddisfatte del loro lavoro, esortano le nuove generazioni ad entrare in ambiti che prima non erano considerati “giusti” per le donne. La regia è di Selene Casparrini e il film si può sostenere tramite crowfunding.
LA SETTIMANA
Non si è parlato solo dei capricci di Trump che vuole rimanere presidente, del Grande Fratello Vip e dei migranti che muoiono in mare solo perché non ci decidiamo a istituire corridoi umanitari una volta per tutte.
La biologa Barbara Gallavotti ha fatto un’analogia tra negazionisti e dementi: «Secondo Miller tutto parte dalla nostra incapacità di distinguere tra informazioni fondate e infondate, così come accade in alcune forme di demenza», ha detto. In risposta ha ricevuto insulti sessisti.
Eddi Marcucci, che ha combattuto l’Isis con le donne curde e si oppone alla TAV, avrebbe dovuto sapere se la misura di sorveglianza speciale cui è sottoposta ingiustamente da marzo è confermata, ma la corte si è presa altri 40 giorni per decidere e le sono stati oscurati i profili social. (Qui la mia intervista fatta un giorno prima dell’udienza). Ricordo che Eddi è incensurata. (L’unica buona notizia per noi no-Tav è che Nicoletta Dosio è di nuovo libera)
I gruppi Facebook femministi stanno dibattendo il caso dello stupratore Alberto Genovese che un giornalista del Sole 24 ha definito «un vulcano di idee» in quanto imprenditore: queste proteste non sono state pubblicate dai giornali, come se non importassero, se non quando ha parlato del caso Chiara Ferragni. Il giornalista è stato deferito, il suo giornale ha chiesto scusa e ha modificato l’articolo, la strada da fare sembra sempre più lunga.
Il convegno on line per i cinquant’anni dei movimenti di liberazione delle donne in Italia, organizzato dalla Società Italiana delle Storiche, è stato, come altri eventi, hackerato da fascisti inseritesi per insultare. Clicca QUI per rivedere gli interventi e seguire giovedì l’ultimo appuntamento con Lizet Aguilar, Liliana Ellena, Kwanza Musi dos Santos, Angelica Pesarini, Valeria Ribeiro Corossacz, Miriam Tola.
L’avvocata e attivista per i diritti delle donne Hanan al-Barassi è stata uccisa in Libia perché denunciava corruzione, abuso di potere e violazioni dei diritti umani.
Il presidente Bolsonaro ha detto ai brasiliani: «Dobbiamo smettere di essere un Paese di femminucce e affrontare di petto la pandemia». Se non altro ha smesso di negarla. Per lui le municipali sono andate male, e tra le buone notizie c’è l’elezione di Monica Benicio, compagna di Marielle Franco, come consigliera comunale.
Per quanto riguarda invece le notizie di cinema, con la pandemia ancora in corso l’apertura delle sale è lontana. Intanto:
Tre film diretti da donne sono presenti nell’elenco dei 25 film tra cui si sceglierà il candidato per l’Italia agli Oscar. Sono Le sorelle Macaluso di Emma Dante, Tornare di Cristina Comencini e Sul più bello di Alice Filippi. La commissione di selezione sceglierà il titolo designato il 24 novembre e l’annuncio di tutte le nomination verrà dato il 15 marzo 2021. La premiazione sarà il 25 aprile 2021 e si vocifera che quella sera Sophia Loren potrebbe ricevere il suo terzo Oscar.[INTERVISTA]
Carlo Verdone compie settant’anni e li festeggia con una pessima uscita. Ossia dicendo in un’intervista a Repubblica che ha installato una telecamera per evitare di essere accusato di violenza dalle donne che si presentano a casa sua: «Casomai ad una di quelle fosse venuta l'idea di graffiarsi in faccia e poi andare a dire in commissariato che le ero zompato addosso»
SIAE ha pubblicato i dati sulle perdite causate dalla pandemia (QUI). Leggo però il protrarsi della disinformazione rispetto alla campagna Moviement che avrebbe aiutato il cinema. Il Ministero chiede di scriverlo, ma non è così. Ne avevo già parlato qui: Moviement si preoccupa di accrescere entrate già sicure, e non di sostenere chi avrebbe bisogno, per l’appunto, di una campagna ad hoc. Film come Godzilla 2, Pets 2, Toy Story 4, Annabelle 3, Men in Black: International, Fast & Furious – Hobbs & Shaw hanno beneficiato di Moviement, ed è vergognoso - come è vergognoso che io abbia chiesto un anno fa i dati Moviement da analizzare e non abbia mai avuto risposta.
Dopo quasi nove mesi dalla chiusura dei luoghi di spettacolo, con una quantità di vite precarie sulla coscienza, e dopo la pubblicazione dei dati SIAE per cui non c’è da stare per niente tranquille/i…
… il Ministro Dario Franceschini si è degnato di ascoltare le associazioni di categoria e ha finalmente concesso un “tavolo permanente per lo spettacolo e il cinema”. Eppure ci sono soggetti che unicamente per piaggeria lo ringraziano, essendo favoriti nella corsa per la direzione di un teatro, mentre quello stesso ambiente avrebbe bisogno di una rivoluzione totale nel segno del rispetto di lavoratrici e lavoratori. (A tal proposito, c’è una nuova proposta di legge a tutela di chi lavora nel settore da leggere).
La pirateria è un problema: sono stati oscurati 5500 tra siti e canali Telegram. Non giudico chi non ha lapossibilità di pagare per vedere contenuti on line o nelle sale, quando sono aperte. Ci mancherebbe, sono anche ben conscia del privilegio che ho nel vedere molte cose gratis per ragioni di lavoro. Però ricordiamoci che i mancati incassi sono una perdita anche per autrici e autori, specialmente se indipendenti, cui verràsempre più spesso detto che non ci sono più i soldi per dare vita alle loro opere.
È mancata la regista femminista Nelly Kaplan. Qui un ricordo di Ester De Miro sul Manifesto.
La regista Agnieszka Holland si è schierata con le donne che manifestano contro il governo fondamentalista in Polonia.
800 registi si sono schierati in Francia contro la cosiddetta legge sulla sicurezza che potrebbe essere approvata tra pochi giorni. Legge che, come racconta Eugenio Renzi attraverso un’ intervista al regista Guillaume Brac, prevede da una parte la sorveglianza senza limiti estesa a tutta la popolazione, e dall’altra parte l’impossibilità di diffondere immagini della polizia. Secondo Macron «Non si può utilizzare l’espressione ’violenze poliziesche’ perché la polizia francese è repubblicana».
COSA VEDERE
Nel salutare colei che ha copiato per filo e per segno la mia newsletter facendo passare i post della sua pagina come farina del suo sacco e accaparrarsi più followers (tutto davvero molto femminista, complimenti) passo ad elencare un po’ di opzioni per un paio d’ore o molto più di buon cinema.
Cinema d’iDEA, uno dei pochi festival di film diretti da donne in Italia, prosegue fino a sabato su Streeen.org con lungometraggi e cortometraggi internazionali: INFO su proiezioni e dirette sui social con le registe.
Volendo sintetizzare, è la più bella settimana dell’anno per lo streaming on line, perché continuano anche alcuni dei miei festival preferiti, come Med Film Festival, Festival Dei Popoli, Lo schermo dell’arte, dei quali ho suggerito alcuni titoli settimana scorsa. [QUI], e pure accordi @ DISACCORDI (dedicato ai soli cortometraggi: INFO) e Le Voci dell’inchiesta [INFO].
E venerdì inizia il Festival di Torino [INFO]: c’è chi sostiene che la scelta della giuria di sole donne fosse una trovata di marketing, ma cito un articolo della collega di Sentieri Selvaggi Chiara Zuccari per riepilogare altre misure prese dal festival:
- giuria di sole donne, che per la prima volta non avrà una presidente, andando a consolidare l’idea di ruolo egualitario che il Festival vuole trasmettere
- nel concorso internazionale metà dei film sono diretti da donne
- premio alla carriera alla regista Cecilia Mangini, più proiezione del suo Due scatole dimenticate – Viaggio in Vietnam
- evento speciale dedicato alla giornalista e critica cinematografica Lietta Tornabuoni
- premio Stella della Mole per l’innovazione artistica a Isabella Rossellini
- anteprima mondiale di Zona Franca, documentario su Franca Valeri diretto da Steve Della Casa con materiali di Rai Teche
Grazie dunque al direttore Stefano Francia Di Celle e alla sua squadra, perché solo azioni concrete come queste cambiano le cose.
Nel frattempo, stasera su Cielo (canale 26) c’è la commedia Madame di Amanda Sthers. Qui la recensione di Luca Biscontini, Taxidrivers.
Fino a giovedì si può vedere gratis su FestivalScope Gods of Molenbeek, opera prima di Reetta Huhtanen. Ci porta nel quartiere di Bruxelles dipinto dalla stampa come un covo di jihadisti, che per due ragazzini invece è semplicemente casa. Lo suggerisco in particolare alle persone che si lagnano perché ho scritto che i i fondamentalisti stanno contribuendo a far crescere l'islamofobia.
Su Netflix suggerisco Detroit di Kathryn Bigelow (prima donna a vincere l’Oscar come miglior regista). È la storia degli scontri del luglio 1967, quando tre poliziotti uccidono tre afroamericani e in città inizia una rivolta. Da vedere, perché sono passati più di cinquant’anni e non ci siamo ancora liberati della violenza di stato: #BLACKLIVESMATTER
ALTRI APPUNTAMENTI ON LINE
A Cinema d’idea ci saranno due incontri on line: domani alle 18 con Rakshan Banietemad e Mojtaba Mirtahmasb prima del loro film Touran Khanom, dedicato alla figura più importante in ambito educativo in Iran, Touran Mirhadi (Khomarloo). Giovedì 19, sempre alle 18, ci sarà la regista di Solo no Lucilla Mininno e una presentazione del collettivo femminista Amleta grazie all’attrice Roberta Lidia De Stefano che ne fa parte. La pagina dove cercare il video in diretta è Cinema d’iDEA.
Qui intanto si può rivedere la diretta con la regista e giornalista Mina Akbari a proposito del suo film Formerly Youth Square e quindi di libertà di stampa e giornalismo in Iran.
Letizia Battaglia sarà venerdì in diretta streaming prima della proiezione del film Letizia Battaglia - Shooting the Mafia, di Kim Longinotto. Incontro gratuito, proiezione a pagamento: INFO
Giovedì verrà annunciato il film vincitore del Premio Mutti, unico premio in Italia a sostegno di registe e registi di origine straniera. [QUI]
OPPORTUNITà
Per chi vuole imparare a lavorare nei lungometraggi e nei cortometraggi, sono iniziati oggi otto giorni di incontri industry del Festival di Torino (masterclass, workshop etc.) INFO
La regista femminista Monica Mazzitelli tiene una masterclass per chi deve "Pensare e scrivere un cortometraggio" sabato mattina e pomeriggio su Zoom. Proporrà delle esercitazioni pratiche. INFO
Tra i corsi della Scuola di cinema Sentieri Selvaggi c’è quello per segretaria di edizione – script supervisor tenuto da Alessandra Rucco. INFO
La scrittrice Carolina Capria, autrice di libri per bambini e ragazzi da più di dieci anni, nonché la persona dietro agli account Facebook e Instagram L'ha scritto una femmina, tiene una lezione gratuita all’interno del corso dello sceneggiatore Francesco Trento, le cui lezioni del venerdì sono sempre gratuite, in cambio di beneficenza per chi voglia farla. Appuntamento quindi venerdì alle 17.30 INFO
E tra le corsiste di Francesco c’è anche l’attrice Stefania Rocca, che ha rilasciato un’intervista a Io donna in cui parla di come venga ignorato il lavoro precario, di ruoli per le donne, e di stereotipi che rifiuta per sé e per i suoi figli: «Ho sempre odiato le bambole, il rosa e gli stereotipi femminili (…) Cerco di abbattere ogni preconcetto di genere. Non voglio che crescano ingabbiati nei ruoli, ma che siano intellettualmente liberi».
In attesa di nuovi tentativi di imitazione e delle solite telefonate e e-mail minatorie, mi rimetto a lavorare.
A martedì!
Chiara